Tornando alla mia esperienza in property management, credo di essere l’unica in città che gestisce i patrimoni immobiliari; è un lavoro che impegna tanto, specialmente in estate con l’arrivo dei turisti, non conosco mai sosta, si lavora anche durante le feste comandate. Tutti vanno in ferie, il mio ufficio, al contrario, è sempre aperto anche agli amici per un caffè. Finita l’estate si lavora per l’inverno, per garantire ai proprietari la rendita prevista sull’investimento affrontato.

Riesco a ritagliarmi le agognate ferie a settembre, quando in giro c’è poca gente, nella mia Ibiza con le amiche di sempre, la chiamiamo “el buen retiro”… E lo è veramente!

Per carattere, un po’ ribelle, sono sempre alla ricerca di innovare la professione, non mi accontento mai né mi adeguo: l’agente immobiliare deve essere percepito come qualsiasi altro professionista di fiducia, andreste mai da due diversi avvocati per la stessa causa? Io no, il rapporto di fiducia deve essere instaurato riconoscendo nell’agente immobiliare la professionalità che gli è dovuta e che merita.

Credo fermamente che la collaborazione tra colleghi è solo l’inizio di un futuro quanto mai prossimo di aggregazione e co-working; non a caso dal 2016 condivido l’ufficio con una collega, ognuna indipendente dall’altra ma in costante contatto quotidiano: ci si confronta e si fa tesoro delle rispettive esperienze e da qualche anno sono presidente del C.d.A. del Consorzio Immobiliare, un gruppo di 8 agenzie con sede a Pesaro, nato appunto per collaborare tra colleghi con cui da anni si è intrapreso un percorso di stabilità, professionalità e procedure.

In Europa è già in atto da diversi anni in Italia sarà l’evoluzione della specie, mi auguro che avvenga il prima possibile.